Benvenuti in AVAS! Conosciamo il nostro presidente, Carlo Cottiglia…
Presidente, iniziamo con due parole su di te e sulla tua barca?
Carlo: “Sono un amante del mare fin dalla nascita! Pensate che il mio caro padre, anche lui grande appassionato, faceva bere ogni giorno un goccino di acqua di mare alla mia mamma durante la gravidanza in modo che potessi già farne conoscenza ancor prima di venire alla luce! Naturalmente scherzo… ma la passione è arrivata davvero molto presto e per merito di mio padre, che sin da piccolissimo mi portava con la scusa che… a terra a carponi me la sarei cavata, in mare non ci sarei riuscito! Sono stato un grande appassionato di pesca per 40 anni ma mi sono innamorato della vela dopo aver acquistato la mia bella barca, Wyuna (Acqua Chiara, in lingua aborigena antica), un Comet 33, ormai con qualche annetto sulla coperta ma sempre pimpante ed allegra, un po’ come me insomma. E’ stata lei a scegliermi, non io a scegliere lei, storia assolutamente vera che ha quasi dell’incredibile!”
Raccontaci di AVAS!
Carlo: “AVAS nasce nel maggio del 2018, in modo molto spontaneo, tra alcuni amici molto appassionati di vela ma anche molto scontenti per la poca attenzione che i circoli sportivi stavano ponendo su di essa. Con AVAS puntiamo ad incrementare il numero di manifestazioni veliche ed il numero delle barche partecipanti e desideriamo organizzare regate e veleggiate che abbiano anche molto peso sul piano culturale, sociale e solidale. In poco più di due anni, in collaborazione con tante altre associazioni, abbiamo organizzato eventi di grande successo come la prima edizione della Teuladata, due Memorial Antonello Montis, e la riuscitissima SAIL FOR WOMEN, manifestazione a favore di Salute Donna, una Onlus che si occupa di lotta e prevenzione ai tumori femminili. Grazie ai contributi dei 95 equipaggi partecipanti, è stato possibile acquistare un ecografo portatile ed una modernissima poltrona per il trattamento della terapia antitumorale.”
Come vedi la vela a Cagliari fra 5 anni?
Carlo: “Io, di natura, sono un ottimista: nell’imminente futuro prevedo un notevole incremento della partecipazione velica nel golfo anche grazie all’onda emotiva generata dal team di Luna Rossa che ha organizzato, qui a Cagliari, un’importante fase della America’s cup. A lungo termine, spero in un grande contributo da parte di tutti, in primis gli Enti Pubblici quali Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, Regione e Comune, perché vadano incontro alle esigenze delle numerose Associazioni e Circoli velici, i cui componenti hanno tanta passione ed entusiasmo, ingredienti fondamentale per la buona riuscita di qualunque iniziativa.”
Un segreto tra te e la tua barca?
Carlo: “Per me, come per tantissimi velisti, la barca non è assolutamente un oggetto… basti pensare al fatto che le barche hanno sempre un vero nome. La gran parte delle barche, tra l’altro, ha un nome femminile… e questo la dice lunga! Non essendo un oggetto, la barca va quindi trattata diversamente: ha bisogno di molto rispetto da parte di tutti, armatore, membri dell’equipaggio ed ospiti. Si devono offrire tanta cura e attenzione senza mai offenderla e bisogna riservarle sempre molte lusinghe. Il non utilizzo di queste attenzioni ha come conseguenza tanti dispetti, a volte anche pesanti, che si manifestano sempre nei momenti meno opportuni.”
Cosa diresti a chi non è mai salito su una barca a vela?
Carlo: “Gli direi di uscire con la barca di un bravo velista in un giorno di sole, con mare piatto e una decina di nodi di vento…cosí da provare la bella sensazione dell’andatura di bolina, stando seduto in falchetta, in assoluto silenzio ad ascoltare il vento e il suono delle piccole onde sullo scafo. Respirerà vento e sentirà la musica del mare. Gli direi inoltre di stare molto attento perchè la vela potrebbe dare dipendenza, una sana, maledetta dipendenza.”
Hai colto l’essenza della vela e te lo dico io che, pur arrivando a questo sport a 35 anni e provenendo da altro sport e da professionista, mi sono “ammalato” di vela, interpretandola ovviamente da agonista quale sempre sono stato, ma godendone anche le meraviglie ed emozioni della crociera.
Merita un’attenzione particolare il richiamo che fai su Luna Rossa: evento di una importanza talmente grande che i nostri amministratori e politici non possono capire se non sono stati, almeno una volta, a vedere una manifestazione internazionale quale la partenza di una Vende’ Globe o quella della Route di Rhum. Apparentemente meno importanti di una Coppa America. Vedere così sia a Lés Sables d’Olonne come a Saint Malo’ in Francia, come si organizza una manifestazione di quella portata, dove in una settimana sono arrivate oltre 300.000 persone. Per una sola partenza!!! Che dura poche ore. A cagliari parliamo di una settimana di regate.
Accoglienza ricettiva nel raggio di 20 km. parcheggi organizzati gratuiti per contenere migliaia di auto, con navette gratuite per raggiungere la città, dove per tutta la settimana si alternavano manifestazioni, eventi, spettacoli, mostre, tutto sulla vela, naturalmente. Tutto questo e altro è noto ad amministratori e politici attenti? Che non riescono da decenni a risolvere il problema dei trasporti, molto prossimo all’evento di cui si parla? Non me ne si voglia, forse sono andato troppo oltre, ma da lontano dove sono i problemi li vedo meglio.